STORIA
Il paese è appartenuto sino al 1654 al senato di Catania e dopo varie vicissitudini alla famiglia Pappalardo, che vi domino' per centinaia d’anni, costruendovi due palazzi baronali nel sec. XVIII, uno nella piazza e l' altro nell'attuale Corso Ara di Giove.
Il nome del paese viene dal latino lapidaria, pietra, che è dura e scura, resa adatta, dal lavoro contadino, alla coltivazione delle vigne.
MONUMENTI
Di costruzione tardo-seicentesca sono alcuni palazzi signorili, fatti erigere dai Pappalardo, e la
Chiesa Madre, Santa Caterina d'Alessandria, in Piazza Duomo, ricostruita, come tante altre in questa parte della Sicilia, dopo il terremoto del 1693, Quest'ultima presenta una larga facciata rettangolare con smembrature di pietra lavica , aperte da tre eleganti portali e affiancata da un altro campanile a torre cuspidata. Nell'interno, caratterizzato dagli affreschi della volta, Storie di San Giovanni Battista, sono del 'Sordo di Aci', il pittore Giovanni Lo Coco, sec. XVIII.
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