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Per arrivare : da Catania, si prende la provinciale ss 121, e subito dopo Paternò si svolta nello svincolo per Ragalna

Panorama

 

 


Visualizzazione ingrandita della mappa

La storia del comune di Ragalna, è molto breve visto che è divenuto autonomo da Paternò solo nel 1985. In origine venne però descritto come la borgata Rechalena, con il toponimo simile alla moderna Ragalna, di cui però non si conoscono le origini etimologiche. La testimonianza più antica risale ad un documento del 1136 che parla di una donazione al monastero benedettino di San Leone di Pannacchio, da parte di Enrico, conte di Policastro e signore di Paternò, nonchè genero del conte Ruggero. Tra i terreni nominati in quel documento infatti vi era scritto il nome della contrada di Rechalena. Da quel momento la storia di Rechalena, seguì le sorti del monastero benedettino, fino al XV sec, dando lavoro, ai contadini ed i pastori che stavano nel luogo. 

Chiesa di Santa Barbara

Edificio sacro dedicato a S. Rita

Attorno al XV sec. il territorio di Rechalena, divenne possedimento dei conti Moncada di Adernò, una delle più potenti famiglie della Sicilia. 

La posizione del paese, appoggiato sulle pendici dell'Etna, ha condizionato notevolmente, la vita contadina del paese. Difatti nel 1536, il territorio fu colpito da una eruzione che fece crollare la chiesa di San Leone e distrusse ettari ed ettari di terreni coltivati.

Nel 1669, anno della più famosa e distruttiva eruzione che si ricordi a memoria d'uomo, cioè quella che arrivò fino a Catania, la lava arrivò fino a Monte Fusaro, e sfiorò Ragalna. 

L'evento però che colpì i cittadini di Ragalna, fu però quello del 1780, da una violentissima eruzione, fuoriucì una notevole quantità di magma che si fermò alle porte della città, in contrada Eredità, fu un evento che ai più parve miracoloso, e fu attribuito a Santa Barbara, la patrona di Paternò. Di questo evento oggi si può vedere un'icona a memoria in via Eredità 11. 

Palmento di una masseria

La Rocca di Ragalna

Da vedere ancora oggi sono le antichissime cisterne dove si raccoglieva l'acqua, e che furono utilizzate fino addirittura agli anni sessanta. Una in particolare e la cisterna Rechalena ( che secondo gli storici diede il nome all'intera borgata ), e chiamata anche cisterna della Regina, per la tradizione che ne attribuisce la fondazione alla Regina Eleonora di Aragona (nel XV sec.). 

Dal punto di vista urbanistico Ragalna, e formata da vari nuclei abitativi sulle strade che collegano Paternò con Milia, e Ragalna a Nicolosi. I centri di sviluppo del paese sono le chiese di Maria SS. del Carmelo e di Santa Barbara.

La chiesa del Carmelo fu fondata nel 1868, per donazione dell'avvocato Battaglia.

Tratto della strada dei "Bordonari" che conduceva a Messina

Chiesetta rurale in contrada Cantarella

Il territorio.

A sud del paese si incontra incastonata in una ricca vegetazione la chiesetta di S. Rita, che raccoglie le icone devozionali a Sant'Antonio da Padova e dell'Immacolata. Intorno ad essa si possono notare notevoli testimonianze della civiltà contadina, dedicata in maggior parte alla produzione del vino. Vicino si può vedere un tratto dell'antica strada dei "Bordonari" che in periodo normanno e medioevale, ma utilizzata fino al 1950, la collegava attraversando il versante ovest dell'Etna con Messina.

A Nord-Ovest, in contrada Cavalieri, si scorge la Grotta della Catanese, la più grande dell'Etna, con una struttura basilicale, ed attorniata da una folta foresta di Lecci. Andando più a Nord si incontra la Rocca, una delle contrade più affascinanti del territorio, con un paesaggio inquietante e meraviglioso al tempo stesso, con  numerosi boschetti di Lecci, abeti, ulivi e querce, che fanno di contorno a picchi appuntiti e piante endemiche, che affiorano dal basalto. Questo itinerario conduce alla chiesa probabilmente più antica del territorio. Si tratta della chiesetta di Cantarella, oggi inagibile, che era dedicata a Santa Barbara. Intorno ad essa sorgono antiche masserie fortificate del XVII sec.

I "pagghiari 'm pietra" delle popolazioni preistoriche della zona.

 

Panorama

Piano Vetore, da qui partono le scalate alla montagna

A poca distanza del Grande Albergo dell'Etna, si trova il sentiero Natura del monte Nero degli Zappini, la cui lunghezza raggiunge i 5 chilometri. L'itinerario incomincia da Piano Vetore, e si snoda lungo una pista sterrata e si inerpica fino alle colate laviche che nel corso dei secoli hanno modificato il paesaggio circostante, durante il cammino si trova un conetto formato da scorie saldate e distrutto lateralmente da un canale di scorrimento. 

Andando avanti si trova la famosa "Pietracannone", creata da un ammasso di lava che avvolse un tronco, e che successivamente è stato polverizzato lasciando la cavità all'interno. Al terzo chilometro a quota 1700 mt. si trova il Giardino botanico Nuova Gussonea, creato dall'Istituto di Botanica dell'Università di Catania. A 1738 mt. si trova l'osservatorio Astrofisico dell'Etna, in località Serra la Nave.

I prodotti tipici locali

Le famosissime "mele dell'Etna"

 

Il territorio di Ragalna è intensamente coltivato, e si trovano numerose specie di frutta; dall'arancia, al fico d'india, dal pistacchio al pesco, e all'albicocco. La maggiore produzione però è di olio d'oliva e delle olive da tavola. Non mancano inoltre le produzioni di insaccati, e di formaggi. La tradizione dolciaria ragalnese, ha mantenuto in vita un'antica ricetta, quella della mostarda di fichi d'india.

Tra le manifestazioni sacre che si svolgono a Ragalna meritano particolare mensione, la sacra rappresentazione della Pasqua, e la Madonna SS. del Carmelo ovvero la Patrona del paesino, che si festeggia l'ultima domenica di Settembre.

Tra le sagre infine segnaliamo, la Sagra della salsiccia, "caliceddi" e vino, nella prima settimana di Novembre, e la Sagra dell'olio d'oliva nella seconda settimana di Dicembre.

NOTIZIE UTILI NOTIZIE UTILI

Pro Loco : Via L. Capuana, 12

Tel. 095-849.038

Dalle 10 alle 12 e dalle 19 alle 21

Ristoranti e pizzerie: 

Al Lume - via Rocca, 29/31

Tel. 095-849.105

Nuovo K2 - piazza Rocca - 

Tel. 095-660.066

La vecchia botte - Via Vill. S. Francesco, 35

Tel. 095-620.959

 

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Si ringrazia il Comune di Ragalna per le preziose informazioni forniteci
  

    

 

        

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