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Catania
da visitare
La seconda città dell'isola, fu
colonia calcidese, poi siracusana e successivamente
romana. Subì nel corso della storia anche le dominazioni bizantina e
spagnola. La città fu anche soggetta ai capricci della natura e
infatti è stata più volte attaccata da eruzioni e eventi sismici. Il
più terribile delle quali è stata l'eruzione dell'Etna del 1669,
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Fontana
dell'Elefante
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Panorama
della Piazza Duomo
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Porta
Uzeda
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che partendo dai monti Rossi sopra l'abitato di Nicolosi,
arrivò a Catania e rase al suolo gran parte dell'abitato. Essa fu
talmente devastante che, il Castello Ursino, che precedentemente era
affacciato al mare, fu circondato dal magma che spostò il limite costiero
di circa mezzo chilometro. Dopo circa trent'anni nel 1693 ci fu il più
devastante terremoto che la storia ricordi.
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Che rase al suolo la maggior
parte delle città della Sicilia Orientale. Quella attuale e la
Catania barocca dopo la ricostruzione del 1693.
Numerosi
sono i monumenti si possono visitare:
Castello Ursino (Normanno)
costruito nel XIII sec. per volere di Federico II di Svevia. E' a pianta
quadrata con quattro torrioni e il fossato.
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Palazzo
dei Chierici
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Chiesa
della Badia di S. Agata
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Anticamente era localizzato
molto vicino al mare, ma l'eruzione del 1693 con la lava che scese fino al
mare lo lambì e spostò la costa di circa 500 metri più avanti.
Palazzo Biscari
(Barocco),
visualizzazione
estremistica del
barocco catanese.
La Cattedrale
(Barocco), Fu costruito nel XI sec. poi venne
distrutto nel 1693 dal terremoto e ricostruito nel XVIII sec. con una
caratterizzazione tipica del barocco. Il portale precedente del '500 è
ora il portale laterale
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Municipio o Palazzo degli Elefanti Realizzato
nel '700 da
Vaccarini, ha
un'elegante facciata che diede un'esempio a altri palazzi catanesi.(Barocco),
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Municipio
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Anfiteatro
Romano (Resti)
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Anfiteatro Romano
(Resti), Dell'immenso
anfiteatro romano restano solo
dei resti . Fu costruito in età imperiale, e figura come leggermente più
piccolo del Colosseo. Oggi restano minime parti nella Piazza Stesicoro.
Teatro
Greco-Romano. Si trova nella via Teatro
Greco. Fu ricostruito nel periodo
post-imperiale, sul precedente edificio, di età probabilmente
ellenistica. Oggi si trova solo una parte della platea, che
originariamente era rivolta verso il mare. (Resti),
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Chiesa di San
Nicolò. Si trova in piazza Dante.
Questa chiesa la cui
facciata non fu mai terminata, è la più grande chiesa della Sicilia. Si
notano subito le enormi colonne tronche della facciata. L'interno è tutto
molto severo, senza molte decorazioni. Si notano molte pitture del '600 e
dell'800.
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Chiesa
di S. Nicolò
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Chiesa
della Collegiata
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La Collegiata. Splendida costruzione chiesastica
del XVIII sec. La forma
convessa dell'edificio, ripropone un barocco molto simile a quello usato a
Roma. Difatti l'armonia della facciata da all'edificio una
scenografia di elevatissima cultura. E' una delle chiese più
belle di Catania, ricostruita dopo il terremoto del 1693 sulle
rovine della precedente chiesa, ma con un orientamento opposto
alla precedente visto che la strada principale della Catania
settecentesca divenne l'odierna via Etnea. Le opere che si
trovano all'interno sono grandi tele di S. Euplio e S.
Apollonia del XVIII sec. Splendido il coro ligneo con 36
stalli.
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La chiesa di San
Giuliano è un'altra perla della Catania settecentesca. Si
trova in via Crociferi, insieme ad altre favolose opere
monumentali settecentesche. La chiesa fu progettata molto
probabilmente dal Vaccarini nel 1739. Il prospetto suddiviso
in due ordini e concavo al centro è tipico di alcune chiese
romane dello stesso periodo. L'interno è a pianta centrale,
con un ampio spazio ottagonale ai cui lati si trovano le
cappelle e gli altari. Le opere d'arte più preziose sono:
nell'altare maggiore un crocifisso del XIV sec. e un S.
Antonio Abate del XVII sec.
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Chiesa di
San Giuliano Sec. XVIII
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Chiesa
di San Francesco e l'Immacolata
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La chiesa di S.
Francesco e l'Immacolata, si trova in piazza S. Francesco alla
di via Crociferi ed all'incrocio con via Vittorio Emanuele II.
Come la maggior parte delle chiese catanesi, essa fu costruita
dopo il terremoto del 1693, in stile barocco.La facciata è
suddivisa in due ordini racchiusi in grandi torrioni che
danno notevole solennità all'edificio. La storia di questa
chiesa è intrecciata con la storia della Regina Eleonora d'Angiò,
che fu seppellita in questa chiesa nel 1343 come ricorda una
lapide posta nella chiesa. Le opere che si trovano all'interno
della chiesa sono numerose e di elevata fattura, tra le tante
ricordiamo la tavola del XV sec. che riproduce l'effige di S.
Antonio, nell'area presbiteriale si trova un grande affresco
del Battaglia, ed uno splendido altare maggiore
cinquecentesco.
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La
chiesa fu costruita nel 1098, e distrutta totalmente durante
il terremoto del 1693, e poi successivamente ricostruita nel
XVIII sec. Possiamo notare la chiarezza dei colori
dell'edificio. La preziosità di questa chiesa è la
"fornace di Sant'Agata" che, protetta da un vetro,
è una reliquia che racconta uno dei più terribili supplizi
subiti da Agata, cioè i carboni ardenti.
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Chiesa
di San Biagio Sec. XVIII
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Chiesa
di San Benedetto Sec. XVIII
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La chiesa di San
Benedetto può essere considerata una delle più belle chiese
tardo-barocche di Catania. I
lavori per la costruzione di questa chiesa iniziarono nel
1708, subito dopo il terremoto del 1693, che distrusse
completamente l'intero complesso chiesastico. La facciata si
sviluppa in due ordini, il primo con un colonnato che sorregge
la trabeazione. L'interno è a navata unica, con sei grandi
finestre che la illuminano. Si nota il pavimento policromo
tardo seicentesco che fu recuperato dal precedente edificio.
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Il
monastero dei Benedettini di Catania, e ritenuto da
molti per la notevole estensione, il più grande monastero
benedettino d'Europa dopo Marfa in Portogallo. L'estensione
del monastero era tale che occupava la maggior parte dell'area
occidentale della città, addossata alle sue mura, tra il
bastione dello Zingaro e quello degli Infetti. L'importanza di
questo ordine condizionava notevolmente la vita politica e
religiosa della città. Oggi la maggior parte dell'immenso
edificio e adibito a istituto universitario. L'edificio
principale è decorato con ricchissime facciate e balconi; la
sua grandiosità si mostra percorrendo i lunghissimi corridoi
intervallati dai chiostri ed il grande refettorio.
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Ingresso
Monumentale del Monastero dei Benedettini
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