Geografia
dell'isola: Seconda isola per estensione
dell'arcipelago delle Eolie, Salina ha invece la più
alta vetta; il monte "Fossa delle Felci" che
sfiora i 1000 metri di altitudine, e che insieme al
"Monte dei Porri" di un paio di centinaia di
metri più basso formano una parte consistente
dell'edificio vulcanico isolano, che era formato anche
da probabilmente altri quattro vulcanetti dei quali oggi
non ne rimangono che alcune tracce. Oggi le uniche
attività vulcaniche sono gli "sconcassi" e si
possono vedere vicino a Rinella, e si tratta di
emanazione di gas sotto la superficie del mare. I due
grandi vulcani, ormai spenti da tempo, anticamente
davano il nome "Didyme" all'isola, che
significava Gemelli. Il nome attuale deriva invece da un
laghetto dal quale si estraeva il sale. L'isola è la
più fertile delle Eolie, infatti qui si coltiva uva
pregiata e da essa si fa la famosa "Malvasia delle
Eolie". Inoltre è rinomata la coltivazione di
capperi che viene esportata in tutto il mondo.
Cenni
Storici: L'isola di Salina come le altre del resto
ha partecipato attorno al XV sec. a.C. all'incremento
economico dell'intero arcipelago. Si possono infatti
vedere oggi alcuni insediamenti di età del bronzo che
si trovano nella Sciara Portella e di Serra dei Cionfi.
E' stato ritrovato un grande insediamento vicino a S.
Marina di Salina, di probabile origine ellenistica, e
poi successivamente romana. L'arricchimento economico
continuò fino al periodo bizantino e medioevale, ma con
le incursioni arabe, l'isola rimase deserta fino al XVII
sec. quando l'isola si riprese dal punto di vista
economico.
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