Importante:

16 - 17- 18 Ottobre 2008
SAGRA DEL
FICODINDIA
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Il
corpus Domini
Manifestazioni
Estive
8
Dicembre Immacolata Concezione
23
Dicembre PRESEPE VIVENTE
"La Festa della donna è una festa
quotidiana anche il 10 Marzo"
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IL CICLO DELLA PASTORIZIA
San
Giuseppe
La
passeggiata
La
Pasqua di Roccapalumba
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ITINERARIO
Una giornata a Roccapalumba
8°
edizione del
"Premio
Teatro Dialettale Città di Roccapalumba"
Per
arrivare
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Panorama |
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Santuario
della Madonna della Luce |
L'antica
storia della città deve origine probabilmente ad un "Diploma
" di Guglielmo II nel XII sec. nel quale definisce i confini
della chiesa di S. Maria la Nuova di Monreale, e viene accennato il
"Vallo De Palumbo", che con ogni probabilità diede il
nome all'intera zona, delimitata ad oriente dal fiume Torto, presso
il quale passava l'antica "Magna Via Francigena", fatta
costruire dal Conte Ruggero, per la conquista di Palermo.
Nel
1404 da un esame del censo feudale, effettuato sotto Re Martino, si
nota che il feudo "Palumba" appartenesse alla famiglia
catalana dei Valguarnera, che molto probabilmente lo aveva di
proprietà fin dal 1337.
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In
un'ordinamento delle Comarche della Val di Mazara, del 13 Aprile del
1583, si indicava nel feudo di "Palumba" l'esistenza di un
casale con 45 famiglie, per lo più "burgisi e jurnatari",
incardinato nella comarca di Termini Imerese.
Alla
fine del XVI sec.il feudo fu colpito dalla peste, che costrinse il
feudatario Annibale Valguarnera a ritirarsi in Gordano.
Successivamente
ci furono numerosi passaggi di proprietà fino a che Margherita
Orioles Ansalone ottenne dal Re di Spagna Filippo IV, il titolo di
"principessa di Roccapalumba", per lei i suoi figli ed i
successori.
Il
paese di Roccapalumba non nacque con un preciso atto di fondazione
la famosa "Licentia Populandi", ma per l'espandersi
dell'antico nucleo abitativo. Successivamente i principi per dare
una certa linearità all'abitato fecero costruire un palazzo
baronale, dal quale partiva la strada che era interrotta da stradine
perpendicolari alla prima. Il palazzo fu costruito nel 1632, su
progetto dell'architetto madrileno Alvalez Fernando Vetro, e nel
1642 la principessa Donna Stefania Ansalone vi soggiornò con il
figlio Paolo.
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Panorama
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Scorcio
di Via Regina Margherita |
Nello
stesso anno fu aperta e consacrata la chiesa Madre dedicata a
San Paolo.
La
principessa incentivò notevolmente l'agricoltura ed offrì case e
terreni agli abitanti avviando un notevole sviluppo del paese.
Alla
morte nel 1680 di Paolo Ansalone, il governo passò al nipote
Giuseppe Corvino che essendo minorenne ripassò la mano al padre
Francesco che nominò Giuseppe Coniglio "Maestro Notaro dei
Giurati", la magistratura dell'epoca.
Il
30 Ottobre, fu fondata a Roccapalumba su iniziativa dei principi
Ansalone-Corvino la "Nobile Scuola di Scalpellinismo",
frequentando la quale dopo due anni si poteva avere il diploma di
scalpellino.
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Nello
stesso periodo venne costruita la chiesa di S. Maria Caluci.
La
città partecipò con i garibaldini ai moti insurrezionali contro i
Borboni che portarono all'unità d'Italia.
Da
visitare: La Chiesa Madre. Costruita verso la metà del XVII sec. ad
una sola navata con sei cappellette ai suoi lati. Fu
restaurata verso la fine del XVIII sec. per alcuni problemi
strutturali. Al suo interno si trova un gruppo ligneo policromo di
S. Giuseppe con Bambino del sec. XVIII, un Crocifisso ligneo del
XVII sec., una Madonna delle Grazie del XVIII sec. ed una Santa
Lucia del XVIII sec. Nella parete sinistra è sistemata la "tila"
una enorme raffigurazione di Cristo Morto che negli anni scorsi
veniva alzata e fatta cadere all'interno della chiesa al momento
della Resurrezione.
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Santuario
della Madonna della Luce |
Chiesa di Maria
SS del Rosario. |
Santuario
della Madonna della Luce. Fu costruito alla fine degli anni 50 dello
scorso secolo, e vi si conserva il miracoloso simulacro della
Vergine. Dell'originaria chiesa del XVII sec. non rimangono che
pochi resti incastonati alla Rocca Grande. La chiesa fu costruita,
leggenda vuole, nel luogo di ritrovamento dell'immagine della
Vergine col Bambino. Fino alla fine del XIX fu anche luogo di
sepoltura. Il Santuario è meta di pellegrinaggi soprattutto il 23
Agosto quando ricorre la festa.
Chiesa
di Santa Rosalia. Fu ricostruita nel 1975 a seguito della
demolizione di quella antica del XVIII sec. per gravissimi danni
strutturali. Si custodisce una statua lignea che viene utilizzata a
Pasqua, per il cosiddetto "'ncontru" e un'antica statua a
mezzo busto di S. Francesco di Paola.
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Museo
della civiltà contadina. Questo museo raccoglie le testimonianze
dell'antica civiltà contadina, tramite utensili ed attrezzi
tradizionali.
Tombe
Rupestri. Sono sparse nel territorio, e sono con ogni probabilità,
loculi cristiani del IV o V sec.
Frazione
di Regalgioffoli, fu sede di un antico casale musulmano, che secondo
il Barberi fu posseduto da un poeta Nicolò da Caccamo il quale
essendosi ribellato all'autorità Regia, fu privato della proprietà
e la stessa fu destinata alla Regia Curia.
Frazione
di Regalgioffoli, Chiesa di S. Maria del Rosario. Fondata nel 1819
dai baroni Giacomo Giorlando Lo Suiglio e Giuseppe
Denaro, fu alle
dipendenze della Cattedrale di Termini Imerese, per poi passare a
quella di Roccapalumba. La chiesa fu elevata a parrocchia nel 1932,
e custodisce un pregevole gruppo ligneo della Vergine col Bambino e
di S. Domenico degli inizi del Ottocento.
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Foto Storica di
Roccapalumba
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Scorcio
di Via Garibaldi
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Il
territorio. La varietà geomorfologica del territorio costituito da
una serie di collinette intervallate da valli, conferisce al
territorio di Roccapalumba un ambiente molto gradevole da visitare.
In questo ambiente e facile trovare macchie boschive di eucaliptus,
pini, querce, castagni, frassini ed oliveti e mandorleti.
La
montagna che sovrasta il paese si eleva per circa 700 mt. ed è
un'area di particolare interesse naturalistico, perchè vi si
trovano numerose specie animali come la poiana, l'assiolo, la
pernice, il picchio, il gheppio, l'upupa, la donnola, il coniglio,
la volpe, il riccio, la martora, la lepre, il grillaio e la
coturnice.
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Feste
e Manifestazioni:
Festa
di San Giuseppe 18-19 Marzo.
La
festa è caratterizzata dalle "vampate" (falò) che
vengono preparate alla sua vigilia in ogni piazza e angolo del paese
dai ragazzi. I falò vengono accesi di sera per il passaggio del
"Lu Bambineddu" di S. Giuseppe, accompagnato dalla banda
musicale. Dopo la processione si festeggia con vino, salsiccia
e carciofi alla brace. Ma non mancano germogli di grano fritture di
ortaggi e verdure, con le pietanze locali frutta e dolci
caratteristici. Nel pomeriggio del 19 avviene la solenne processione
del Simulacro di S. Giuseppe col Bambino.
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Chiesa
Madre
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Tombe
Rupestri
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La
Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme. Il
Giovedì Santo nella chiesa Madre vengono rievocati da dodici
confrati l'ultima cena e la lavanda dei piedi. Vengono legate
le campane che non suoneranno fino a Domenica. Il Venerdì
mattino la statua del Gesù flagellato viene posta a terra
sull'altare maggiore per il bacio dei fedeli. Verso le 9.00 la
statua della Vergine Addolorata viene portata in processione
lungo le vie del paese. Alle 18.00 viene rievocata la crocifissione
di Gesù sul monte Calvario. Successivamente la statua di
San Giovanni viene portata verso quella della Vergine
Addolorata ed entrambi vengono condotti verso il Calvario.
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In
tarda serata il Cristo viene deposto dalla croce, sistemato
in nell'urna, e portato in processione con le altre statue. La sera
del Sabato Santo viene eseguita una messa per la Resurrezione
e le campane suonano a festa. La Domenica di Pasqua nel
pomeriggio si celebra l'incontro tra Cristo Risorto e la Madonna.
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La
pasqua
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Panorama
del territorio
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Festa
del Corpus Domini. La ricorrenza si svolge nel mese di Giugno, nella
quale le donne addobbano meravigliosi altari con tappeti, coperte
finemente lavorate, e petali di fiori. L'Eucarestia, custodita in un
settecentesco ostensorio, viene portata in processione per le vie
del paese visitando e benedicendo tutti gli altari votivi. Festa
del Crocifisso. E' la festa più importante e più antica. Si
svolge il 13 Agosto, portando in processione il simulacro del
SS.
Crocifisso dentro un baldacchino ligneo del 1758. In serata hanno
luogo spettacoli musicali, e giochi pirotecnici.
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Estate
Roccapalumbese. In questa manifestazione che attraversa tutta
l'estate si possono avere numerose ricorrenze sia di carattere
religioso che culturale, come il teatro dialettale, la mostra
dell'artigianato locale, la sagra del ficodindia e la fiera del
bestiame.
Osservatorio
Astronomico. E' inserito nella rete degli
Osservatori Popolari d'Italia. E' situato in contrada Pizzo Suaro di
Regalgioffoli, ed è un edificio di mt. 3,80 di altezza. E' composto
da un piano terra seminterrato e da due elevazioni fuori terra.
Sull'ultima elevazione si trova la Specola, l'elemento
caratteristico dell'intero edificio. Essa ospita uno strumento di
elevata tecnologia, un telescopio equatoriale newtoniano di notevole
potenza in grado di percepire la debolissima luce di galassie
lontanissime dalla terra. Gli ambienti dell'edificio sono
finalizzati alla ricezione del pubblico, con numerose fotografie,
esposizioni didattiche, conferenze e lezioni.
Orario
dell'Osservatorio Astronomico di Pizzo Suaro |
MARZO |
Giovedì |
21 |
Ore
21.00-24.00 |
APRILE |
Mercoledì |
17 |
Ore
21.00-24.00 |
MAGGIO |
Mercoledì |
15 |
Ore
21.00-24.00 |
Si
specifica che queste serate sono riservate al pubblico,
visite guidate da parte di scolaresche o gruppi organizzati
possono essere richieste anche in date diverse da quelle
programmate contattando l'Ufficio Turistico. In caso di
condizioni atmosferiche sfavorevoli, i visitatori saranno
intrattenuti presso l'Osservatorio con proiezioni di
diapositive e filmati multimediali di carattere astronomico. |
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Mulino Fiaccati

Interno del
mulino
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Notizie
Utili |
Notizie
Utili
|
Municipio :
Via L. Avellone, 36. Tel. 091-821.5523
Biblioteca
ed Ufficio Turistico :
Tel.
091-821.5153 oppure 091-8215.208
Tradizioni
e gastronomia:
Pasta
finocchi e muddica (Pasta con finocchi e mollica)
Pasta
e frittedda (Pasta con le fave verdi)
Pasta
cu vrocculu affucatu (Pasta con broccoli affogati)
Pasta
cu i tinirumi (Pasta con le foglie di zucca)
Agnieddu
a sucu (Agnello al sugo)
Ficatu
a l'aghirueduci (Fegato all'agrodolce)
Pipirunata
(Peperonata)
Cacocciuli
a Viddanedda (Carciofi in umido)
Cacocciuli
ammuddicati (Carciofi con la mollica)
Mulinciani
abbuttunati (Melenzane ripiene)
Brusciuluni
(Cotenne di maiale)
Purpietti
di ricotta (Polpette di ricotta)
Carduni
e vrocculi ca pastetta (Cardi e cavolfiori in pastetta)
Vavaluci
a sucu (Lumache al sugo)
Pumadoru
sicchiu chinu (Pomodoro secco ripieno)
Fruoscia
di asparagi (Frittata con asparagi)
Stigghiuoli
(Interiora di agnellino)
Cudduruni
(Pizzacondita con pomodoro)
Sardi
a beccaficu (Sarde a beccafico)
Purpetti
ri pani (Polpette di pane)
Dolci
Tipici:
cannoli alla ricotta, dolci di mandorla (passavolanti), cubbaita,
vucciddati, sfinci, pignulata, muffuletti, panuzza di cena,
picureddi di pasta riali, taralli e tatù, gelato di campagna con
mandorle tostate ed altre leccornie.
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Bar - Gelaterie.
Bar Barcellona.
Scalo Ferroviario. Tel. 091-821.5242
Carpe Diem.
Via Garibaldi, 57. Tel .091-821.5996
Bar Centrale.
Via Umberto I, 31. Tel. 091-821.5069
Bar Cutitta
Federica. Via Russo, 3. Tel. 091-821.5320
Bar Gangi Peppino.
Via Garibaldi, 20. Tel. 091-821.5959
"Il
Granaio". P.zza La Marmora, 1. Tel. 091-821.5767.
Bar Levantino
Giuseppe. Via Garibaldi, 1.
Trattorie
Ristoranti Pizzerie.
"Da
Peppe". Bivio SS. 285. Tel. 091-821.5757
"Il
Granaio". P.zza La Marmora, 1. Tel. 091-821.5767
"La
Rocca". Via Case Vecchie, 12. Tel. 091-821.5219.
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